In questo breve articolo vedremo come funziona la building automation e quali sono i suoi ambiti di applicazione.
La scienza della building automation mette a punto i sistemi che gestiscono in modo automatico i diversi impianti dei cosiddetti “smart building”, edifici intelligenti.
Possono rientrare nel contesto della building automation, per esempio:
- i sistemi di illuminazione;
- gli impianti di riscaldamento;
- i sistemi di gestione dell’acqua;
- gli impianti di condizionamento e aerazione;
- cancelli e accessi automatici;
- i sistemi audio e video
e altro ancora.
L’obiettivo della building automation è ottimizzare le prestazioni degli edifici e migliorare il comfort e la sicurezza da essi offerti.
Tra i vantaggi prodotti dalla building automation rientrano senz’altro l’efficientamento energetico e la conseguente riduzione di consumi e impatto ambientale.
Il processo
Secondo la definizione che ne ha dato il professor Alberto Servida, docente dell’Università di Genova, nel funzionamento dei sistemi di building automation possiamo ritrovare gli stessi livelli di automazione presenti in molti processi industriali.
Per semplificare la comprensione di come funziona la building automation è utile immaginarla come una piramide su tre livelli.
Il primo livello, alla base del sistema, è costituito dai dispositivi hardware (per esempio sensori) che raccolgono i dati e le informazioni sugli impianti e sul loro funzionamento, ma anche sugli ambienti in cui sono inseriti (per esempio la temperatura ambientale).
Al secondo livello troviamo i sistemi di controllo del processo che connettono e processano i dati e le informazioni provenienti dal primo livello.
I sistemi gestionali (BMS o Building Management System) costituiscono il terzo livello e l’apice della piramide. Il loro compito è quello di coordinare gli impianti e rendere possibili le automazioni.
Trova i nostri rivenditori
Scopri dove acquistare il WATERBLOCK più adatto alle tue esigenze
I settori di applicazione
La building automation viene talvolta confusa con la domotica.
In realtà i due ambiti condividono l’obiettivo di rendere migliore la qualità della vita delle persone negli ambienti che frequentano, e devono entrambe rispondere agli standard definiti dalla certificazione europea UNI EN 15232. Tuttavia gli ambiti di applicazione sono diversi.
La domotica, infatti, usa innovazione, tecnologie avanzate e dispositivi intelligenti per gestire le automazioni all’interno delle abitazioni civili, trasformandole in smart home.
La building automation, invece, trova applicazione nei cosiddetti smart building, interi edifici nei quali è utilizzata per connettere impianti, reti (di comunicazione e informatiche) e reti pubbliche.
La differenza principale tra domotica e building automation, infatti, è che quest’ultima si occupa di ottimizzare le prestazioni di edifici non destinati a uso abitativo.
In questa definizione rientrano molte tipologie di immobili, tra le quali troviamo per esempio:
- banche;
- uffici;
- scuole;
- alberghi;
- supermercati;
- fabbriche;
- condomini.
In tutti questi contesti, l’innovazione e l’efficientamento energetico che derivano dalla building automation concorrono alla sostenibilità dell’edificio stesso.
Seguici sui social
Linkedin
Instagram
Facebook