Chiunque abiti in un condominio si è trovato prima o poi a porsi la domanda: quanto costa sistemare una infiltrazione d’acqua? Ma le infiltrazioni possono verificarsi ovunque, in abitazioni private come in edifici pubblici o aziende.
Quando l’acqua si infiltra in muri, pareti o solai, negli edifici possono verificarsi danni anche gravi. A provocare l’infiltrazione possono essere diversi fenomeni: un gocciolamento continuo, oppure l’umidità, oppure lo sversamento di liquidi che poi rimangono stagnanti.
Per evitare un aggravio dei costi di un’infiltrazione d’acqua è opportuno intervenire prima possibile: il rischio è quello di compromettere le pareti dei locali, per esempio con il distacco dell’intonaco e la comparsa di macchie o muffe, e nel peggiore dei casi anche riportare danni strutturali.
È inevitabile ricorrere a un tecnico specializzato per sistemare qualsiasi infiltrazione. Se il danno avviene in un condominio, a contattarlo sarà l’amministratore condominiale, che normalmente dispone di una lista di aziende approvate dall’assemblea di condominio.
Calcolo del danno
Per calcolare il danno provocato da una infiltrazione d’acqua, il tecnico può effettuare
- una termografia;
- una videoispezione.
La termografia è utile nei sopralluoghi: aiuta a collocare l’infiltrazione d’acqua senza rompere i muri, ed è particolarmente indicata quando bisogna analizzare un’area estesa. Attraverso una telecamera a infrarossi si rileva la temperatura della superficie, che segnala la presenza di umidità.
A seguire, si effettua una videoispezione, con una telecamera digitale che esplora lo stato interno delle tubature e verifica il tipo di problema.
Dopo questa indagine, il tecnico sarà in grado di valutare il tipo di intervento necessario, indicando la modalità e stimando tempi e costi.
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Richiesta preventivi
Una volta accertata la collocazione, l’estensione e gli eventuali danni causati, è possibile appurare quanto costa sistemare una infiltrazione richiedendo un preventivo a più ditte o professionisti specializzati, per poter scegliere la migliore offerta.
I costi dell’intervento possono variare a seconda di dove si trova l’infiltrazione e/o sono comparsi i danni. Le infiltrazioni possono interessare per esempio
- tetti
- solai
- pareti perimetrali
- serramenti.
Nel caso dei tetti, spesso è necessario rifare l’impermeabilizzazione: il costo, a seconda dell’intervento richiesto, può oscillare tra i 17€ e i 100€ a metro quadro per i lavori più complessi, manodopera compresa.
Qualora l’infiltrazione sia nei solai, i costi di riparazione sono più alti (e possono arrivare fino a 300€ al metro quadro) perché, oltre a procedere con l’impermeabilizzazione, molto spesso è necessario rifare le tubature.
Sanare un’infiltrazione sui muri, perimetrali o controterra, richiede l’applicazione di una guaina liquida e costa indicativamente dai 10€ per metro quadro in su.
Questi costi sono assolutamente variabili, a seconda dell’area geografica e anche in funzione dei costi di manodopera.
Per questa ragione, prima di accettare un preventivo, è opportuno confrontare più offerte e scegliere quella che garantisce il miglior rapporto tra qualità dell’intervento, costi (materiali e manodopera) e tempi di realizzazione.
Prevenzione
Per prevenire le infiltrazioni d’acqua e i conseguenti costi di riparazione è necessario
- prestare particolare attenzione ai materiali e alle strutture (guaine, impermeabilizzazioni, tubature, infissi, ecc.);
- effettuare regolari controlli e manutenzione;
- monitorare i consumi idrici, per rilevare eventuali perdite occulte che potrebbero dare origine a un’infiltrazione.
Un sistema di building automation (o smart home nei contesti domestici) può essere particolarmente utile in questo senso.
ELTEK Appliance, per esempio, ha messo a punto il dispositivo di sicurezza E-WATERBLOCK, in grado di rilevare rapidamente qualsiasi anomalia nel flusso idrico e bloccarlo all’occorrenza, prima che il consumo diventi eccessivo o che ci siano danni.
Seconda generazione di una famiglia che comprende anche i dispositivi WATERBLOCK e E-WATERBLOCK si presta sia al monitoraggio di spazi di lavoro e locali pubblici, sia all’uso in ambito domestico. Il monitoraggio è semplificato dall’apposita APP, che consente anche di consultare lo storico dei consumi per gli ultimi 12 mesi.
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